Rome Video Game Lab, la grande kermesse interamente dedicata al mondo del videogame, sbarca nella Fabbrica dei Sogni. Tre giorni di immersione, interazione, formazione, gioco. Laboratori, workshop, didattica per scuole e famiglie, panel e masterclass esclusive, postazioni interattive, la storia del videogioco e le ultime novità, nel luogo più iconografico della storia del cinema, a indicare una connessione tra il passato, il presente e il futuro dell’intrattenimento che passa per l’audiovisivo. Non un festival ma piuttosto un grande laboratorio, che dà l’occasione a Roberto Cicutto, presidente e ad di Luce Cinecittà, durante la presentazione alla stampa, per parlare di come deve essere concepita attualmente la Fabbrica dei Sogni: “Va pensata non come un’istituzione da rinnovare e rilanciare ma come un grande cantiere già aperto che faciliti e diventi volano della realizzazione di tutto ciò che ha a che fare con i prodotti audiovisivi, ovvero con il racconto tramite immagini in movimento. E parliamo di formazione, di un museo che diventerà a sua volta laboratorio di approfondimento, con l’idea che diventi anche un luogo che manda i propri partecipanti all’estero con una formula sul modello di Erasmus. Noi vogliamo essere ‘agiti’, che non è da intendersi come ‘occupati’, ma vogliamo poter fornire le infrastrutture che aiutino a sviluppare cultura a chi ha il know-how nei vari settori. Ci piace che questa iniziativa sul videogioco rappresenti la porta di ingresso per le nuove generazioni alla fruizione delle immagini in movimento, il tutto sviluppabile anche in chiave educational senza risultare noiosi. Stiamo lavorando per costituire un vero e proprio hub del videogame, lavoreremo sul centenario della nascita di Fellini (2020) realizzando dei workshop tenuti da persone che hanno lavorato con lui – da Ferretti a Piovani a Benigni – e in tutto questo sarà certamente accorpato il discorso sul videogioco come parte integrante di ciò che si fa a Cinecittà”.
Al coordinatore di progetto Giovanna Marinelli spetta spiegare i dettagli di quello che viene presentato come “un crossover tra diversi mondi, dalla cultura al sociale all’ambiente, tanto per chiarire quante declinazioni possa avere il videogioco. E non ci si limiti all’evento ma a un intero processo che deve portare a un intervento stabile e continuativo per sottolineare la capacità del videogioco di essere usato anche proficuamente nelle politiche pubbliche”, ricordando anche come oggi la normativa sul tax credit sia estesa anche alle società produttrici di videogame.
L’evento si snoda dunque dal 4 al 6 maggio, nella Sala Fellini degli Studios, ma anche nei teatri 10 e 11. Il pubblico viene ospitato gratuitamente ed è un pubblico che sarà ‘organizzato’ tramite un processo di iscrizione. L’iniziativa è di Luce Cinecittà in regime di co-realizzazione con QAcademy impresa sociale, con ITA (Italian Trade Agency) e Aesvi (Associazione editori e sviluppatori videogiochi italiani), e prevede spazio per varie attività. A partire dalla didattica, con corsi di formazione e laboratori per studenti e insegnanti che puntano l’accento sull’uso “serio” del videogame (e grossi nomi e brand in ballo quali Minecraft, Ubisoft, Nintendo e Sony), passando per numerosi panel di discussione per misurare gli intrecci possibili tra videogioco e altri mondi della creatività e dell’intrattenimento, per gli spazi business B2B riservati a investitori istituzionali che vogliono conoscere da vicino gli sviluppatori, a uno spazio Kids and Family, con laboratori dedicati ai piccoli, la sezione ‘Level Up’ con forum dedicato a chi già lavora nel settore, una sezione di ‘Retrogaming’ con la storia del videogioco e allestimenti di postazioni giocabili, fino agli eSports, dedicati a chi vive il videogame come vera e propria attività agonistica.
Tantissimi i partner, dal CNR (per cui ha presenziato Gilberto Corbellini, direttore dipartimento Scienze Umane e Sociali), il Miur(rappresentato da Simona Montesarchio, direttore generale per l’istruzione e l’innovazione digitale), il Ministero dello Sviluppo Economico(presente David Mariani, capo segreteria particolare del ministro), il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (in conferenza nella persona di Pino Battaglia, capo segreteria del Ministro) e la già citata Aesvi (con il membro del consiglio direttivo Marco Saletta).
Presenti in sala anche Miriam Cipriani, direttore regionale cultura e politiche giovanili Regione Lazio, Marcello Minuti, consulente per le attività culturali e l’innovazione di Istituto Luce Cinecittà, Luca De Dominicis, presidente di AIV (Accademia Italiana del Videogioco), Raoul Carbone e Valerio Pastore (presidente e marketing director di Vigamus), Marco Vigelini (global mentor di Minecraft).